Antonella Capaldi
Nuove modalità di Mediazione Familiare e Penale
Che cos’è la mediazione familiare?
La mediazione familiare è un percorso , volto alla gestione di un conflitto tra membri di una famiglia e al ripristino o alla creazione di una corretta comunicazione tra gli stessi; é finalizzata , inoltre, alla riorganizzazione delle relazioni familiari nei diversi momenti di crisi.
Aiuta le parti a negoziare direttamente i propri accordi, a prendere decisioni sulla crescita, l’educazione e la cura dei figli. , anche se il legame coniugale vacilla o si è sciolto definitivamente.
Offre l’opportunità di agire sui problemi del quotidiano in modo vantaggio per tutti.
Offre uno spazio riservato e autonomo dalle procedure legali , cui si accede volontariamente.
Temi che si affrontano
Il percorso prevede la possibilità di trattare gli argomenti che entrambi i coniugi scelgono come prioritari e importanti.
Si affrontano tutte le tematiche inerenti alla separazione, sia negli aspetti emotivo-relazionali che in quelli materiali.
Gli argomenti più discussi riguardano:
- l’analisi dei bisogni di genitori e figli
- la continuità genitoriale( bigenitorialità)
- l’affidamento dei figli
- la modalità di comunicazione dell’evento separativo ai figli
- il calendario delle visite dei genitori e l’ organizzazione dei periodi di vacanza
-progetti educativi ( scuola, sport, percorsi formativi e ludici).
-l’assegno di mantenimento
- tutti gli aspetti economici e patrimoniali.
Quali sono i vantaggi
La mediazione familiare tutela la persona e il suo benessere, in quanto offre uno spazio in cui poter elaborare le proprie emozioni e reindirizzare le proprie energie.
. Tutela il diritto ad essere protagonisti attivi della propria vita e delle proprie decisioni, senza lasciare che il sistema giudiziario entri nelle mura domestiche.
Tutela la bi-genitorialità, aiutando le persone ad essere ancora genitori “insieme” , nonostante la separazione:si può smettere di essere coppia ma non di essere genitori.
Promuove una visione positiva del conflitto, come una forza volta al cambiamento e quindi come una condizione, non solo naturale, ma anche necessaria alle relazioni.
Tutela i minori coinvolti nel conflitto, in quanto gli stessi riescono ad elaborare meglio la separazione dei genitori se la stessa é vissuta nel modo più sereno possibile, diversamente da quello che potrebbe accadere in un aula di tribunale.
Consente un enorme risparmio economico, di energie,e di tempo.
In questo modo tutte le risorse possano essere indirizzate positivamente per la ristrutturazione della propria vita e del proprio benessere.
Favorisce il raggiungimento di accordi più condivisi, più soddisfacenti per sé e per i bambini, e quindi destinati a durare nel tempo.
Offre la garanzia del segreto professionale e di un’assoluta riservatezza.
Per tutti questi motivi la mediazione presenta grandi potenzialità e si rende necessaria nella nostra società come una grande battaglia di civiltà.
Vi è risparmio dei costi sia sul piano psicologico che su quello economico.
La coppia stabilisce direttamente i propri accordi e non delega ad altri, inoltre,
nessuno è vincitore o perdente.
I coniugi sono aiutati a “separarsi civilmente” e in tempi relativamente brevi
raggiungendo accordi durevoli e soddisfacenti per tutti i membri della famiglia
E’ la via migliore per evitare la distruzione del rapporto tra le parti e per sostenere
la corresponsabilità e l’uguaglianza dei ruoli genitoriali.
Entrambi i genitori partecipano al progetto educativo dei figli per il presente e per il
futuro e trovano insieme le modalità di come comunicare loro la decisione di
separarsi.
La mediazione familiare tutela la persona e il suo benessere, in quanto offre uno spazio in cui poter elaborare le proprie emozioni e reindirizzare le proprie energie.
. Tutela il diritto ad essere protagonisti attivi della propria vita e delle proprie decisioni, senza lasciare che il sistema giudiziario entri nelle mura domestiche.
Tutela la bi-genitorialità, aiutando le persone ad essere ancora genitori “insieme” , nonostante la separazione:si può smettere di essere coppia ma non di essere genitori.
Promuove una visione positiva del conflitto, come una forza volta al cambiamento e quindi come una condizione, non solo naturale, ma anche necessaria alle relazioni.
Tutela i minori coinvolti nel conflitto, in quanto gli stessi riescono ad elaborare meglio la separazione dei genitori se la stessa é vissuta nel modo più sereno possibile, diversamente da quello che potrebbe accadere in un aula di tribunale.
Consente un enorme risparmio economico, di energie,e di tempo.
Chi è il mediatore
A chi si rivolge la mediazione familiare?
Il focus dell’attenzione del mediatore familiare è ancora una volta il legame.
Il percorso può avere ad oggetto qualunque conflitto tra membri di una famiglia, intesa nella sua accezione più ampia, come vincolo di sangue o affettivo esistente tra due o più persone, quali:
-coppie legate da matrimonio religioso o giuridico
-conviventi more uxorio e genitorialità naturale
- coppie ricostituite
-genitori e figli
-suoceri e nuore/generi
- ex e nuovi partner
-fratelli, cognati, cugini, etc.
Può inserirsi in tutte le fasi del rapporto di coppia, quali:
-periodi di crisi e cambiamento (in procinto di sposarsi o convivere, nascita del primo figlio, etc.)
-periodo che precede la separazione o il divorzio
-in piena fase di separazione o divorzio
-In seguito alla separazione e al divorzio, qualora gli accordi raggiunti in Tribunale siano stati fallimentari o siano sorte nuove esigenze.
Scrivi per richiedere un appuntamento, In casi strettamente particolari si possono effettuare mediazioni in sedi diverse, che non siano lo studio di Cassino di Via degli Eroi 9.
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